Il fotovoltaico nel 2019 non conviene più?

Scopri come è cambiato il fotovoltaico dall’era degli incentivi a quella dell’autoconsumo.

 

Nel 2007 in Italia grazie al conto energia, inizia a diffondersi la tecnologia del fotovoltaico, e da allora di cose ne sono cambiate veramente tante.Nel 2007 in Italia grazie al conto energia, inizia a diffondersi la tecnologia del fotovoltaico, e da allora di cose ne sono cambiate veramente tante.

 

Il fotovoltaico nel 2019 non conviene più?

 

All’inizio, negli anni del boom degli impianti, era difficile spiegare la tecnologia, le persone che arrivavano a contatto col fotovoltaico erano più attratte dalla curiosità e dal capire come funzionava tecnicamente un impianto.

 

Poi arrivavano a scoprire il prezzo molto alto che bisognava pagare per avere dei benefici allora incerti, sorretti dal famoso conto energia, e molto spesso tutto finiva lì.

 

I primi anni sono stati più concentrati sul diffondere notizie e informazioni sul funzionamento e sul guadagno, perché il fotovoltaico all’epoca era visto solo ed esclusivamente come un investimento economico.

 

Fino a quando gli impianti fotovoltaici sono stati sostenuti con l’incentivo chiamato conto energia, non si vendeva un impianto in grado di produrre energia e far risparmiare sulle bollette, ma si vendeva un investimento economico interamente basato su una comparazione entrate/uscite.

 

Era un rapporto tra i soldi che investivi ed i soldi che guadagnavi.

 

Fotovoltaico e incentivi, fine!

 

Questo è durato fino all’ultimo conto energia, ovvero fino al 6 luglio 2013, quando il GSE, il gestore dei servizi energetici, ha deciso di mettere fine al meccanismo incentivante.

 

L’impianto fotovoltaico è quindi passato dall’ essere un generatore di soldi, ad un oggetto finalizzato al risparmio energetico, che tutti possono utilizzare e che possono detrarre fiscalmente.

 

Oggi finalmente possiamo valutare un impianto fotovoltaico per quello che realmente è il suo scopo iniziale. Un impianto che produce energia elettrica che noi dobbiamo sfruttare nel migliore dei modi, mentre la produce.

 

Questo finalmente cambia gli scenari e ci aiuta a migliorare sotto tutti i punti di vista. Oggi il pensiero è produrre tutta l’energia che serve e cercare di sfruttarla nel migliore dei modi.

 

Ancora adesso mi capita di parlare con qualcuno che mi chiede una valutazione, dopo qualche domanda “esplorativa” mi rendo conto che possiede un capannone vuoto e inutilizzato sul quale vorrebbe installare un impianto fotovoltaico. Questa cosa non ha più nessun senso, come non ha nessun senso installare un impianto sul tetto di un’abitazione, o di una seconda casa, che consuma 1000 kWh all’anno. Detta in modo ancora più semplice, se consumi pensa al fotovoltaico, altrimenti lascia perdere.

 

L’impianto fotovoltaico visto solo come un investimento economico è morto e oggi non ne vogliamo più sentir parlare, anzi, se cercano di venderti un impianto fotovoltaico mostrandoti ancora la tabella di rientro economico per farti capire che ne vale la pena, sappi che hai di fronte un commerciale spietato che punta solo alla firma sul contratto.

 

Realizzare oggi un impianto fotovoltaico per un’abitazione domestica, non vuol dire mettere quattro numeri su un foglio Excel, fare due conti con la calcolatrice, e dare un prezzo a quel risultato.

 

Se vuoi ottenere dei benefici reali acquistando l’impianto fotovoltaico che andrai ad installare sul tetto della tua casa, l’analisi che ci vuole è un qualcosa che va molto più in là.

 

Per ottenere benefici, chi ti aiuta a scegliere l’impianto fotovoltaico deve sapere come puoi sfruttare al meglio l’energia che produci, quindi deve cercare di capire com’è fatta la tua abitazione, come la riscaldi, come la raffreddi, che stile di vita hai per cercare di consigliarti il modo per sfruttare al massimo il suo funzionamento.

 

Fotovoltaico e autoconsumo

 

Il fotovoltaico ha un grosso problema, sarei disonesto a non parlarne: l’energia elettrica è prodotta durante le ore diurne, e tu tendenzialmente vivi la tua casa nelle ore notturne.

 

Questo non vuol dire che per forza di cose devi mettere subito una batteria di accumulo al litio per il tuo impianto, ma vuol dire che prima di tutto devi cercare di sfruttare al meglio l’energia che produci, mentre la stai producendo.

 

Sicuramente uno degli aspetti più importanti, è quello di interfacciare il tuo impianto per la produzione di energia elettrica, con la tua pompa di calore (se ne hai una), come racconta e spiega in dettaglio il mio amico Devis Barcaro di Soluzioni Solari.

 

Un impianto fotovoltaico intelligente ed ottimizzato può anche interagire in modo intelligente con la lavatrice o con la lavastoviglie. In realtà le applicazioni che possono trarre giovamento da un uso intelligente dell’energia prodotta sono in continuo aumento, senza dover per forza ricorrere ad un sistema domotico di ultima generazione.

 

Il concetto di base è quello che ho scritto sopra, e va evidenziato e rimarcato in modo molto semplice:

 

Devi cercare di sfruttare al massimo l’energia che il tuo impianto fotovoltaico sta producendo, nel momento stesso in cui la produci.

 

Quando sei sicuro di aver ottimizzato tutti i cicli, allora è il momento di pensare alla batteria di accumulo per impianti fotovoltaici, ma non prima.

 

E’ la regola di base dello scambio sul posto, che nonostante oggi noi tecnici tendiamo a darla per scontata, in realtà non è ancora stata ben compresa da te che sei l’utilizzatore finale.

 

Te la faccio semplice, l’impianto fotovoltaico produce energia quando c’è il sole. Mentre l’impianto la produce, possono succedere solamente due cose:

 

  1. l’energia che tu riesci a consumare, nel momento in cui l’impianto la produce, è il tuo risparmio. Questa è la parte che vedrai sparire dalla bolletta, e non dovrai pagarla a nessuno.

 

  1. l’energia elettrica che l’impianto produce in surplus a quella che stai consumando in quell’istante invece, viene immessa in rete. Quella quantità di energia, tendenzialmente una volta all’anno, te la pagano.

 

Certo, tu acquisti a circa 22 centesimi di euro per ogni kilowattora e la vendi mediamente a 9/10 centesimi di euro per ogni kilowattora, ma anche questi sono due numeri che non fanno testo e vanno contestualizzati.

 

Sono sempre due numeri variabili.

 

Conoscere lo scambio sul posto è la prima regola di base per capire meglio che il tuo impianto fotovoltaico lo puoi (e lo devi) sfruttare al massimo imparando ad autoconsumare il più possibile l’energia che produci.

 

Impianto fotovoltaico, quale?

 

In ogni caso pensa agli ottimizzatori.

 

Prima di avere un impianto fotovoltaico intelligente, che dialoga con i tuoi elettrodomestici e da solo ti aiuta a spendere meno sulle bollette, devi essere sicuro di produrre il 100% della tua energia elettrica, e di avere un qualcosa che ti avvisa in caso di problemi, guasti e malfunzionamenti.

 

La tecnologia dell’ottimizzazione dei moduli oggi ci viene incontro e ci permette di sfruttare al 100% ogni singolo componente dell’impianto fotovoltaico, mettendoci nella condizione di sapere se tutto funziona per il verso giusto e come sta funzionando, indicandoci la strada migliore per sfruttare al meglio quell’impianto.

 

Riassumendo tutto il ragionamento in un’unica frase, l’impianto fotovoltaico di oggi è ottimizzato perché sa produrre tutta l’energia che può, è intelligente perché sa dialogare con gli altri impianti della tua casa per aiutarti a raggiungere indipendenza energetica,

 

Il fotovoltaico tradizionale, quello che sono tutti pronti a venderti quando si mettono davanti a te con delle belle brochure colorate dicendoti sempre di sì e facendo il conto di quanto ti serve in bolletta, non funziona più.

 

Se non ci credi non importa, puoi ricevere comodamente a casa tua 3 rappresentanti diversi che ti porteranno forse altrettanti preventivi e faranno la guerra pur di vedere la tua firma su quel pezzo di carta chiamato contratto, anche a suon di sconti.

 

Ma se sei arrivato fino a qui hai un’alternativa.

 

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Se ci ritroveremo seduti uno di fronte all’altro, cercherò di analizzare la tua casa ed i tuoi impianti per aiutarti a scegliere IL fotovoltaico più adatto, quello che ti accompagnerà in un percorso dove l’obiettivo finale è quello dell’Indipendenza energetica, quello di vivere senza bollette.

 

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